venerdì 16 settembre 2016

LA NASCITA DI GESU'


Nessuno ha avuto pietà di una donna così giovane, che doveva partorire per la prima volta, nessuno si è preso a cuore il suo corpo gravido, nessuno ha pensato che in quella località estrania non aveva nulla di ciò che è necessario ad una partoriente; a notte inoltrata, Maria entrò nella grotta, Giuseppe legò il bue e l'asino alla mangiatoia. Fissò poi una candela al muro. Si congedò, a questo punto, per non assistere al parto. Maria si tolse le scarpe, si sfilò il mantello bianco e il velo dal capo. Stese poi due fasce di lino e due panni di lana. Partorì in piedi - fuori di sé nel rapimento dell'amorosa visione, ebbra di amore Divino. Le mani erano protese verso l'alto, come gli occhi. Così venne al mondo Gesù, in una luce indescrivibile. La pelle del neonato era pulita, e priva di ogni lordura. Il corpo di Maria, così rigonfio prima del parto, riprese immediatamente la forma originaria. La sua figura, che appariva straordinariamente delicata, era di incomparabile bellezza. Lei prese il neonato infreddolito tra le braccia, e lo accostò al seno per scaldarlo. Con mano ferma tagliò il cordone. Con cura avvolse il bambino. Solo allora arrivò anche Giuseppe, che pianse di gioia e si mise ad adorare il bambino.
Maria durante il parto non subì un cambiamento nel colore della pelle né mostrò segni di debolezza fisica, come di solito accade alle partorienti. Ai pastori che volevano sapere se si trattasse di un maschio o di una femmina, Maria mostrò loro "la natura e il sesso del bambino.

Poiché si avvicinava il compimento dei giorni per la presentazione al tempio del primogenito, i pastori avevano predisposto tutto per la partenza della famiglia di Giuseppe e Maria.Al sorgere del sole, la santa Vergine salì in groppa all'asino che gli anziani pastori già avevano preparato per il viaggio, e condotto davanti all'ingresso della grotta. Giuseppe tenne il bambino finché Maria non si fu sistemata comoda...mente, poi glielo pose in grembo.
I pastori li accompagnarono per un pezzo di strada... Giuseppe e Maria con il bambino procedettero lentamente sulla breve via che da Betlemme conduce a Gerusalemme, facendo molte soste.

La santa famiglia era da poco arrivata a Nazareth... quando l'Angelo in sogno avvisò Giuseppe di prendere il bambino con la madre e allontanarsi immediatamente, perché la sbirraglia di Erode li stanno cercando per uccidere il bambino.
Non era ancora mezzanotte quando lasciarono la casa. Maria teneva Gesù davanti a sé avvolto in un telo che aveva assicurato alle sue spalle, e alla sua schiena. Così aveva le mani libere. Indossava un lungo mantello che copriva lei e il bambino Gesù.
Nella notte della fuga la santa famiglia attraversò molti luoghi, riposando in una capanna abbandonata.
Verso sera arrivarono in una piccola località chiamata Nazareht, presso persone che vivevano isolate e che l'accolsero molto cordialmente. Qui Maria, Giuseppe e il bambino Gesù rimasero anche il giorno dopo, che era sabato.
Riprendendo il cammino, riposarono sotto un grande albero di terebinto, lo stesso dove si erano fermati durante l'avvento nel viaggio verso Betlemme, quando la santa Vergine aveva avuto tanto freddo.
La persecuzione di Erode era ormai nota anche in quei luoghi e il pericolo era quindi grande.
La santa famiglia era molto stanca e triste. Maria era addolorata e piangeva. Mancavano di tutto perché fuggivano per vie secondarie, evitando le città e le locande pubbliche. Riposavano nelle campagne, all'aperto o nelle grotte. Tuttavia ebbero molte grazie: una fonte scaturì in una grotta su preghiera della santa Vergine e una capretta selvatica si avvicinò a loro e si fece mungere. Ebbero anche l'apparizione di un a Angelo che li consolò.
Finalmente giunsero ai limiti del territorio di Erode, là dove cominciava il deserto, a un paio d'ore dal mar morto...